Andrea Sillo ha 47 anni ed è il fondatore di "Persone in cammino - danneggiati vaccino Covid-19" che nasce come rete, con immediato e largo seguito e diverse centinaia di aderenti da ogni regione del Paese, per trasformarsi poi, dalla fine di quest'estate, in associazione dotata di Statuto in modo da poter interloquire a pieno titolo con le istituzioni. A Il Giornale d'Italia Andrea dice senza mezzi termini "L'inoculazione mi ha distrutto la vita. E la mia è una storia comune a tante persone che dopo l'inoculazione hanno iniziato a stare sempre peggio, fino a diventare invalidi e perdere ogni cosa, dal lavoro agli affetti". Il racconto di Andrea A IGdI Andrea Sillo spiega: "Sono, o meglio ero un saldatore professionista. Per farmi continuare a lavorare il datore di lavoro pretendeva il green pass e io dovevo fare fronte alle spese della famiglia, quindi sono andato a farmi vaccinare. Era il 14 settembre 2021. Sono stato male fin da subito e da allora non sono più tornato come ero: giocavo a calcio, lavoravo, ero forte, camminavo... adesso vivo in carrozzina e ho perso il lavoro, ho perso tutto". "Stavo male e in ospedale mi hanno sottoposto a visita psichiatrica" "Tutto è iniziato subito dopo la prima dose di vaccino. Mi è stato somministrato il Moderna. Ho subito iniziato a stare male. Il giorno dopo l'inoculazione ho chiamato il medico e da lì ho iniziato il mio percorso tra ospedali che mi respingevano. Mi hanno anche sottoposto a visita psichiatrica perché pensavano fossi malato di testa e questo perché dicevo che il vaccino mi stava facendo del male. Solo adesso, dopo anni, stanno scoprendo quello che mi è venuto". Cosa è successo ad Andrea Sillo dopo il vaccino "Praticamente ho avuto una trombosi al seno trasverso della parte destra del cervello, che ha portato la parte sinistra a non essere più mobile. Mi ha scatenato inoltre una miocardite che non è stata individuata e curata quando era il momento ed è diventata adesso una pericardite cronica, con cui dovrò convivere per sempre: non guardavano il cuore e mi dicevano che non avevo niente, invece avevo questo problema. Avevo poi degli "scatti", delle parestesie, cose strane che non mi era mai successo di avere. Alla fine, dopo una biopsia effettuata all'ospedale di Bologna, mi hanno trovato una neuropatia delle piccole fibre. Ma non è finita perché mi hanno trovato il sistema immunitario in tilt: ho una disautonomia su base autoimmune, così ho dovuto chiedere aiuto a un immunologo e adesso sono in cura con le immunoglobuline. Il vaccino mi ha quindi rovinato tutto l'organismo. Tengo a dire che due giorni prima del vaccino ero su un campo da calcio a disputare una partita e, dal momento che con la mia compagna Paolina stavamo facendo la fecondazione assistita, qualche mese prima mi ero sottoposto a tutti gli esami clinici ed erano perfetti". Fuori dal coro "Il Ministero della Salute mi ha convocato perché mio malgrado sono diventato un personaggio pubblico andando alla trasmissione TV 'Fuori dal coro'. Volevano capire la mia storia. Ho spiegato, ho portato la documentazione... C'erano anche medici che mi hanno visitato e anche loro mi hanno detto che quello che mi è successo è dovuto alla vaccinazione. Mi hanno anche detto però che non possono aiutarmi a livello sanitario e che nella mia situazione, come in quella di altri danneggiati da vaccino covid, c'è anche una componente di malasanità. La questione è che non ci sono solo io come danneggiato, ci sono anche tutti quelli che aderiscono alla rete e altri. E siamo tutti non seguiti dagli ospedali. Ci stiamo pagando le cure private perché gli ospedali non ci vogliono o non ci possono seguire. Questo l'ho spiegato e chiarito. Mi è stato detto che verrò chiamato ed ascoltato dalla Commissione d'inchiesta come associazione, assieme ad altri danneggiati. Non nutro grandi speranze, non spero in niente. Lo Stato sa dei nostri problemi, lo sa: io abito a Vicenza, sono stato a parlare con la Regione Veneto, a cercare un colloquio, dicono che ci aiutano e poi a un certo punto spariscono, evitano il problema perché non lo sanno affrontare. Ma allora noi rimaniamo in queste condizioni?".
Andrea Sillo tiene 47 años y es fundadora de "Gente en el camino - vacuna Covid-19 dañada" que nació como una red, con una inmediata y numerosa acogida y varios cientos de miembros de todas las regiones del país, para luego transformarse. , a partir de finales de este verano, en asociación con un Estatuto para poder interactuar plenamente con las instituciones. Andrea dijo sin rodeos a Il Giornale d'Italia: "La vacuna destruyó mi vida. Y la mía es una historia común a muchas personas que después de la vacuna comenzaron a sentirse cada vez peor, hasta el punto de quedar discapacitados y perderlo todo, desde el trabajo hasta los seres queridos. unos". la historia de andrea Andrea Sillo explica a IGdI: "Soy, o mejor dicho, era soldador profesional. Para poder seguir trabajando, el empleador me exigió un pase verde y tuve que cubrir los gastos de la familia, así que fui a vacunarme. Fue el 14 de septiembre de 2021. Me sentí mal enseguida y desde entonces no he vuelto a ser como era: jugaba al fútbol, trabajaba, era fuerte, caminaba... ahora vivo en silla de ruedas y me quedé sin trabajo. , Lo perdí todo ". "Estaba enfermo y en el hospital me sometieron a un examen psiquiátrico" "Todo empezó inmediatamente después de la primera dosis de la vacuna. Me dieron Moderna. Inmediatamente comencé a sentirme mal.Al día siguiente de la inoculación llamé al médico y a partir de ahí comencé mi recorrido por hospitales que me rechazaron. También me sometieron a un examen psiquiátrico porque pensaban que tenía dolor de cabeza y esto fue porque dije que la vacuna me estaba haciendo daño. Recién ahora, después de años, están descubriendo lo que me pasó." Lo que le pasó a Andrea Sillo después de la vacuna "Básicamente tuve una trombosis del seno transverso del lado derecho del cerebro, lo que provocó que el lado izquierdo ya no tuviera movilidad. También desencadenó una miocarditis que no fue identificada ni tratada en su momento y ahora se ha convertido en una pericarditis crónica". con lo cual tendré que vivir para siempre: no miraron mi corazón y me dijeron que no tenía nada, sino que tuve este problema, luego tuve parestesias, cosas raras que nunca antes había tenido. Al final, tras una biopsia realizada en el hospital de Bolonia, me encontraron una neuropatía de fibras pequeñas, pero la cosa no acabó porque encontraron mi sistema inmunológico descontrolado: tengo una disautonomía autoinmune, por lo que tuve que consultar a un inmunólogo. ayuda y ahora estoy siendo tratado con inmunoglobulinas, así que me ha arruinado todo el cuerpo."Quiero decir que dos días antes de la vacuna estuve en un campo de fútbol jugando un partido y, como estaba en fecundación asistida con mi pareja Paolina, unos meses antes me había hecho todos los exámenes clínicos y estaban perfectos". de la caja "El Ministerio de Sanidad me citó porque, a mi pesar, me convertí en una figura pública al ir al programa de televisión 'Fuori dal coro'. Querían entender mi historia. Les expliqué, llevé la documentación... También estaban los médicos. quienes me dijeron visitaron y también me dijeron que lo que me pasó fue por la vacunación sin embargo también me dijeron que no pueden ayudarme a nivel de salud y que en mi situación, como en la de otros perjudicados por el covid. vacuna, también hay un componente de negligencia médica. El tema es que no solo yo estoy lesionado, también están todos los que se unen a la red y otros no nos pueden seguir. Me han dicho que la comisión de investigación me llamará y escuchará como asociación, junto con otras víctimas.El Estado conoce nuestros problemas, lo sabe: vivo en Vicenza, fui a hablar a la Región del Véneto, buscando una entrevista, dicen que nos ayudan y luego en un momento determinado desaparecen, evitan el problema porque no sé cómo afrontarlo. ¿Pero entonces nos quedamos en estas condiciones?".
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